Sanremo 2014, la recensione e la classifica dei brani della seconda serata



La prima (e anche l'unica) considerazione importante che mi viene da fare, sulla seconda serata del Festival di Sanremo, è che gran parte dei giornalisti italiani sono dei copioni. Quando dico copioni intendo che il loro lavoro consiste sostanzialmente nel ''copiare e incollare'' notizie che altri hanno lanciato. Non so chi abbia presentato Rufus Wainwright come un blasfemo, chi abbia postato L'UNICA foto di questo artista (mascherato e appeso ad una croce) che poi è stata usata su tutte le principali testate italiane. Certo è che ieri sera sul palco dell'Ariston tutti coloro che urlavano contro un blasfemo si son trovati davanti un ragazzo normalissimo, un bravo artista, che dopo aver cantato (come è questione di gusti) ha spiegato di aver fatto un cammino e di essere riuscito, finalmente, ad esprimere se stesso, nel modo migliore attraverso la musica. Niente di aberrante, niente di scandaloso. Solo un artista e la sua musica. 

Serata noiosissima. Gli ospiti non sono riusciti a sollevare la situazione: massimo rispetto per Franca Valeri, una fantastica donna, tra le colonne portanti della cultura italiana, che però, oltre all'emozione di rivederla su un palco non è riuscita (vista anche l'età) a coinvolgere più di tanto il pubblico. Baglioni è stato invece accolto con un'ovazione dal pubblico, se non altro abbiamo canticchiato tutti con lui. Le gemelle Kessler non sono più sincronizzate, mi dispiace dirlo, durante la sigla, vuoi per l'emozione o per l'età non sono riuscite a dire UNA sola parola insieme. Mi chiedo, poi, se qualcuno ha capito con quale criterio sono stati scelti i 'presenter' degli artisti. 

Per quanto riguarda le canzoni calma piatta:

- Francesco Renga canta Elisa e non è una brutta cosa, anzi! 
- Non si è capito se Giuliano Palma cantasse Nina Zilli (coautrice del brano) o se Nina Zilli cantasse Giuliano Palma, ormai sono un corpo e un'anima. Noiosi! 
- Noemi presenta due brani, buoni entrambi. 'Bagnati dal sole', il brano ufficialmente in gara è piacevole e moderno, coinvolge il pubblico e si piazzerà tra le prime tre posizioni. 
- Renzo Rubino: fischi altro che ovazione, come ha tentato di dire Fazio. I pezzi sono buoni ma l'interpretazione è stata pessima. 
- Ron è sempre Ron, fedele a se stesso e alla scuola di Dalla. Due canzoni scritte bene, come non si sentiva da tempo. Il pubblico gli vuole bene e lo premierà 
- Riccardo Sinigallia è Federico Zampaglione, o Federico Zampaglione è Riccardo Sinigallia! Boh, non s'è capito. 
- Francesco Sarcina aveva chiesto al suo pubblico di votare 'Nel tuo sorriso' dedicata al figlio Tobias. Il pubblico lo ha accontentato e lui non vincerà Sanremo. 

Questa la mia classifica classifica: Noemi, Renga, Ron, Sinigallia, Sarcina, Rubino, Palma.

Tra i giovani passano il turno, giustamente, Diodato e Zibba, mi dispiace un po' per Filippo Graziani ma, detto onestamente, la canzone non era all'altezza delle altre due.

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