Sanremo 2014, la recensione e la classifica dei brani della prima serata

La critica gratuita è inutile, chi la fa si sente superiore, chi la legge ha la percezione di vivere in un paese fatto di persone che pensano di sapere tutto, di essere brave in tutto anche se non riescono a liberarsi di uno schifo che continua a regnare sovrano. Dire che Ligabue NON deve cantare De Andrè significa non aver capito ASSOLUTAMENTE NULLA del pensiero di Fabrizio, non averlo compreso, nè metabolizzato. Significa essere "fan" di una moda e De Andrè non è mai stato di moda. Quello che Fabrizio De Andrè ha scritto e ci ha regalato è stato un regalo, appunto, a tutti. Se Luciano Ligabue sale su un palco e canta in genovese (non fermiamoci alla pronuncia del dialetto, viviamo in un paese in cui NESSUNO riesce a liberarsi della propria inflessione e parlare un italiano CORRETTO), se il giorno dopo tanti ragazzi condividono quel video e si fanno anche una sola domanda su quel testo, deve essere una grande vittoria per tutti. Ligabue non ha cantato male "Creuza de ma" e quello "stonatissimo che gli faceva il controcanto" è Mauro Pagani AUTORE del brano, uno tra i più importanti polistrumentisti italiani. 

Detto questo il Festival di Sanremo è una realtà, discutibile per organizzazione, durata, scelta dei brani, ma non criticabile per partito preso. Io ieri sera, onestamente, mi sono un po' annoiata: l'ho trovato lungo, senza ritmo, goffo nel balletto della Casta, divertente con la Littizzetto che imitava la Carrà, una Carrà sbalorditiva (ballate e cantate voi così avendo più di settant'anni). 

Le canzoni le ho ascoltate tutte, nessuna da primo ascolto, se non ''Pedala'' di Frankie Hi-nrg che poteva osare di più nel testo (andate a sentirvi ''Presto'' di Pacifico e Frankie Hi-nrg e poi mi direte). Trovatemi un'artista femminile con l'eleganza vocale di Antonella Ruggiero in Italia, non esiste. I Perturbazione mi hanno un po' deluso, Arisa ormai si è adagiata nel suo nuovo stile ''ricetta della nonna''. Giusy Ferreri è tornata meno aggressiva di prima e un po' ci ha guadagnato. Il brano di Gualazzi è pieno, strutturato, coinvolgente. Poi c'è Cristiano De Andrè, ecco, due brani scritti in maniera impeccabile, sentiti talmente tanto da non riuscire a cantarli come si doveva. Cristiano De Andrè è un bravissimo artista ma non ha ancora fatto pace con il padre. Intendo che, per discostarsi il più possibile dal paragone, non canta come sa e come dovrebbe. Ci mette l'anima per non essere Fabrizio, è lì l'errore, speriamo che lo capisca in tempo per la serata di Giovedì. Io comunque la classifica della prima serata la vedo così: 

- Antonella Ruggiero, Da Lontano
- Cristiano De Andrè, Il cielo è vuoto
- Raphael Gualazzi, Liberi o no 
- Perturbazione, L'Italia vista dal bar
- Arisa, Controvento
- Frankie Hi-nrg, Pedala
- Giusy Ferreri, Ti porto a cena con me 



Commenti

Post più popolari