Nevica sulla mia mano. Lucio Dalla e Roberto Roversi
«Se tutti i monti fossero seminati a grano/se i cavalli in branco ritornassero al piano/volando fra erbe e fiori/raccontando i miei amori/avrei ancora vent’anni/anser anser che va/ ma nevica sulla mia mano/il mio cavallo è ormai lontano/notte nebbia negli occhi/il ferro sul mio ginocchio/l’arco e freccia non scocco/ anser anser che va». Dobbiamo a questi versi la collaborazione più preziosa e combattuta della musica italiana. È il 1973, dopo Piazza Grande, Lucio Dalla sta cercando di trovare una sua identità artistica e il produttore Renzo Cremonini decide di presentargli Roberto Roversi, poeta bolognese dall’anima ventosa e rivoluzionaria. Dalla legge il testo di Canzone di Orlando e s'innamora del verso «ma nevica sulla mia mano», inizia così il loro sodalizio. Nevica sulla mia mano, oggi, è il titolo di un cofanetto che nessun amante della musica e della cultura italiana e ancor più di questo straordinario artista può perdere. La storica trilogia di Roversi-Dalla: Il giorno aveva cinque teste, Anidride Solforosa e Automobili e un quarto album con dieci brani inediti originariamente scartati dalla trilogia e tre versioni demo di...
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Recensione: Dalla e Roversi, ‘Nevica sulla mia mano’ - WakeUpNews.eu
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