Il Primo Ballo di Vinicio Capossela. La Banda della Posta.
“Lo sposalizio è stato il corpo e il pane della comunità. Il mattone fondante della comunità, veniva consumato con il cibo e con la musica. Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a "sponzare" le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano. Un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot, che era in fondo comune nell'Italia degli anni ‘50 e ‘60 e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo "sposalizio" è stata la principale occasione di musica, incontro e ballo.” Ho sentito un nodo alla gola quando ho letto la presentazione che Vinicio Capossela ha fatto di questo progetto.
Mi è sembrato di riascoltare per un attimo la voce dei miei nonni che mi raccontavano la “loro musica”. La Banda della posta nasce a Calitri, in alta Irpinia, qualche anno fa quando un gruppo di anziani suonatori di periodi ormai lontani ha preso l'abitudine di ritrovarsi davanti alla Posta nel pomeriggio assolato. “Montavano la guardia alla Posta, per controllare l'arrivo della Pensione. Quando l'assegno arrivava, sollevati tiravano fuori gli strumenti dalle custodie e si facevano una suonata. Il loro repertorio fa alzare i piedi e la polvere e fa mettere ad ammollo le camicie sui pantaloni. Ci ricorda cose semplici e durature. Lo eseguono impassibili e solenni, dall'alto del migliaio di sposalizi in cui hanno sgranato i colpi. Per questo - conclude - si sono guadagnati il nome di Banda della Posta”.
Nasce così Primo Ballo il fantastico cd della Banda della Posta su etichetta La Cupa,
distribuzione Artist First. Il disco è il primo lavoro da produttore di Vinicio Capossela. Un disco che non può assolutamente mancare nell'archivio di chi è appassionato di musica popolare, un vero e proprio coloratissimo dipinto musicale. Le danze si susseguono, una diversa dall’altra e si completano. È un disco che fa venire voglia di suonare e di ballare. Privo di testi, di cui non si avverte il bisogno. La musica è la protagonista, come spesso accade nella musica popolare è lei ad essere basilare, è un tòpos che si ripete e che vede mutare testi e parole di volta in volta nelle diverse occasioni. Spiccano Fuego, un tango in tempo binario, e Stelle di Spagna grazie anche dalla palese inclinazione di Capossela per i ritmi latini. Primo Ballo, la title track e La Valle degli Sposi, una Polka in La, sono trascinanti. Regna incontrastata la semplicità degli strumenti tradizionali che sono ancora in grado di far ballare,ridere e sognare. Primo Ballo è come un pranzo in una domenica di primavera a casa dei nonni, in campagna. Tornare ad essere consapevoli delle nostre radici porta serenità.
TrackList :
1.Espana cani
2.Brillante
3.La piccinina
4.Creola
5.La valle degli sposi
6.Tra veglia e sonno
7.Stelle di Spagna
8.Un filo di speranza
9.Educande
10.Fuego
11.Balliamo
12.Rondinella forestiera
13.Sbarazzina
14.Il canto nella valle
15.Valzer dell’amore
16.Castel Raimondo
17.Quadriglia/Rosamunda
18.Aprite la finestra
19.La Calitrana
20.Amapola
Mi è sembrato di riascoltare per un attimo la voce dei miei nonni che mi raccontavano la “loro musica”. La Banda della posta nasce a Calitri, in alta Irpinia, qualche anno fa quando un gruppo di anziani suonatori di periodi ormai lontani ha preso l'abitudine di ritrovarsi davanti alla Posta nel pomeriggio assolato. “Montavano la guardia alla Posta, per controllare l'arrivo della Pensione. Quando l'assegno arrivava, sollevati tiravano fuori gli strumenti dalle custodie e si facevano una suonata. Il loro repertorio fa alzare i piedi e la polvere e fa mettere ad ammollo le camicie sui pantaloni. Ci ricorda cose semplici e durature. Lo eseguono impassibili e solenni, dall'alto del migliaio di sposalizi in cui hanno sgranato i colpi. Per questo - conclude - si sono guadagnati il nome di Banda della Posta”.
Nasce così Primo Ballo il fantastico cd della Banda della Posta su etichetta La Cupa,
distribuzione Artist First. Il disco è il primo lavoro da produttore di Vinicio Capossela. Un disco che non può assolutamente mancare nell'archivio di chi è appassionato di musica popolare, un vero e proprio coloratissimo dipinto musicale. Le danze si susseguono, una diversa dall’altra e si completano. È un disco che fa venire voglia di suonare e di ballare. Privo di testi, di cui non si avverte il bisogno. La musica è la protagonista, come spesso accade nella musica popolare è lei ad essere basilare, è un tòpos che si ripete e che vede mutare testi e parole di volta in volta nelle diverse occasioni. Spiccano Fuego, un tango in tempo binario, e Stelle di Spagna grazie anche dalla palese inclinazione di Capossela per i ritmi latini. Primo Ballo, la title track e La Valle degli Sposi, una Polka in La, sono trascinanti. Regna incontrastata la semplicità degli strumenti tradizionali che sono ancora in grado di far ballare,ridere e sognare. Primo Ballo è come un pranzo in una domenica di primavera a casa dei nonni, in campagna. Tornare ad essere consapevoli delle nostre radici porta serenità.
TrackList :
1.Espana cani
2.Brillante
3.La piccinina
4.Creola
5.La valle degli sposi
6.Tra veglia e sonno
7.Stelle di Spagna
8.Un filo di speranza
9.Educande
10.Fuego
11.Balliamo
12.Rondinella forestiera
13.Sbarazzina
14.Il canto nella valle
15.Valzer dell’amore
16.Castel Raimondo
17.Quadriglia/Rosamunda
18.Aprite la finestra
19.La Calitrana
20.Amapola
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